La Storia

I fabbricati all'interno dell'azienda agricola a conduzione familiare, dai documenti recuperati sul posto, sembrano risalire alla fine dell'800 o ancora prima. La maggior parte di essi sono classificati A2, quindi sono soggetti a vincoli strutturali. Le caratteristiche architettoniche si differenziano molto da quelle più in uso nella zona e ciò sembra dovuto alle origini dell'antico proprietario che ne decise la costruzione, nello specifico gli smerli delle facciate. Dopo un attento ed accurato lavoro di recupero e la passione e l'impegno dei proprietari, la Fattoria Pallerino può ripresentarsi con la sua nuova identità agrituristica senza tralasciare l'aspetto agricolo che l'ha sempre caratterizzata. Negli anni '30 l'azienda era divisa in undici poderi, aveva una superficie di 256 ettari complessivi ed era anche provvista di circa 25.000 viti e 1500 olivi. Quando nel 1985 la famiglia Lostia e la famiglia Wenzel Gelpke la acquistarono era ridotta a circa 100 ettari. Con il passare degli anni le viti hanno lasciato il posto ai campi seminati a cereali e prato, mentre gli olivi continuano ad essere una delle risorse dell'azienda. Infatti, anche se in disuso, esiste ancora il vecchio frantoio con le macine in pietra, le presse, "l'inferno" che gli ospiti su richiesta potranno visitare. I lavori e i tempi di ristrutturazione sono stati lunghi, impegnando la famiglia anche nella scelta di soluzioni ecologiche, come l'installazione di pannelli radianti per il riscaldamento a pavimento nelle zone comuni così dette Granaio e Segatoio. Altro elemento importante della progettazione è stata l'illuminazione: quella esterna, studiata per mettere in evidenza gli alberi secolari senza disturbare la fauna del posto, e le luci interne, studiate con particolare attenzione per creare atmosfere uniche. Molti dei dettagli e degli elementi delle case sono il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la famiglia, perché una casa non è solo un edificio, ma una serie di storie da far rivivere e raccontare e Pallerino è unico e speciale.